I gestori Enrico e Marina

Marina ed Enrico fino a primavera del 2008 fa erano abitanti della pianura, appassionati di avventure in montagna e iscritti al gruppo roccia “Su Dret” della sezione CAI di Treviso, la loro città. Poi hanno preso la decisione di lasciare tutto e mettersi alla ricerca di se stessi percorrendo a piedi gli 800 chilometri del Cammino di Santiago di Compostela, tra alti e bassi, momenti di gioia e momenti di sconforto.
Durante il cammino è arrivata la tanto attesa notizia: avrebbero potuto prendere in gestione il Rifugio Pietro Crosta, posto a 1750 m. d’altitudine, all’imbocco del vallone di Solcio. L’umore ovviamente è subito salito alle stelle.
La loro idea è venuta spesso in mente a tanti di noi, appassionati di montagna, chi più e chi meno anche ammalati di montagna.. La montagna è un luogo governato dalla natura di cui ci sentiamo parte, un luogo in cui trova rifugio la nostra mente bisognosa di spazi aperti, tuttavia lasciare gli ormeggi e partire per una destinazione in gran parte ignota non è una decisione facile da prendere: ma Marina ed Enrico non si sono fatti scoraggiare dalle difficoltà e, appena varcata la soglia del bellissimo rifugio, si sono messi al lavoro, con la consapevolezza di essersi finalmente avvicinati alla natura. Ora il rifugio è aperto e l’accoglienza che troverete vi trasmetterà tutto il loro entusiasmo.
La zona offre molte opportunità, dall’escursionismo (la salita al Monte Cistella, dalla cui cima si può ammirare uno stupendo panorama che spazia dal Monviso all’Adamello, dal Lago Maggiore alle montagne dell’Ossola e del Vallese; la salita al Pizzo Diei (m.2906); tappa della traversata Devero-Solcio e dell’alta via della val Divedro), alla mountain bike. È anche presente per gli amanti del verticale a soli dieci minuti di avvicinamento, una bella falesia a cui ai settori aperti di recente se ne aggiungeranno presto altri, ora in fase di realizzazione.